
Sì, perché le cose stanno proprio così stando a quanto riporta Il Sole 24ore – Arteconomy 24 nell’intervista a Marco G. Manetti, titolare della casa d'aste Gonnelli di Firenze, il quale spiega che “uno dei fattori principali della crescita del mercato del libro antico credo dipenda dal fatto che il commercio librario degli ultimi anni si sia molto spostato dalle vendite tradizionali delle librerie antiquarie alle vendite gestite dalle case d'asta specializzate, le quali hanno maggiore visibilità e rapporti internazionali. Se da una parte le librerie sono in crisi, dall'altra le case d'asta sono in crescita”.
Si pensi solo che nella sezione “Manoscritti e Incunaboli” dell'asta Gonnelli di gennaio un Libro D'Ore siciliano pergamenaceo della seconda metà del XV secolo, con numerose miniature, è stato aggiudicato per 21.250 euro, mentre La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso del 1745, è stato aggiudicato a 4.750.